Il ricordo che mi ha dato più emozione è stato sicuramente l’aver fatto parte con la 1° compagnia AUC alla spedizione sul monte Emilius. Vuoi per la soddisfazione fisica e morale di aver portato a compimento quella che per me è stata la prima conquista degli oltre 3000 metri, vuoi per la bellezza e la maestosità di quell’ambiente alpino che tutt’ora ricordo con piacere.
Un aneddoto “divertente (per modo di dire) è stato l’infortunio occorsomi in occasione di un vivace scambio di idee con il compagno Wachtler a tutti (o quasi) noto per il suo atteggiamento di autentico “rompiscatole”. Un giorno, dopo l’ennesima goccia che fa traboccare il vaso, ho perso la pazienza e con una mossa fulminea (quasi da cintura nera) gli ho calato un fendente sul cranio con il fianco della mano destra. Conclusione: nessun danno alla testa di Wachtler e una bella frattura al 5° metacarpo della mia mano destra.
Sapevo che i “crucchi” hanno la testa dura ma non fino a questo punto. L’aspetto “piacevole” di tutta la vicenda è stata una licenza causa gesso di 30 giorni proprio nel periodo delle feste di fine anno.
Un aneddoto “divertente (per modo di dire) è stato l’infortunio occorsomi in occasione di un vivace scambio di idee con il compagno Wachtler a tutti (o quasi) noto per il suo atteggiamento di autentico “rompiscatole”. Un giorno, dopo l’ennesima goccia che fa traboccare il vaso, ho perso la pazienza e con una mossa fulminea (quasi da cintura nera) gli ho calato un fendente sul cranio con il fianco della mano destra. Conclusione: nessun danno alla testa di Wachtler e una bella frattura al 5° metacarpo della mia mano destra.
Sapevo che i “crucchi” hanno la testa dura ma non fino a questo punto. L’aspetto “piacevole” di tutta la vicenda è stata una licenza causa gesso di 30 giorni proprio nel periodo delle feste di fine anno.